POLVERE Dialogo tra uomo e donna
by on January 9, 2015 in

di Saverio La Ruina
con Saverio La Ruina e Cecilia Foti
musiche originali Gianfranco De Franco
contributo alla drammaturgia Jo Lattari
contributo alla messinscena Dario De Luca
aiuto regia Cecilia Foti
disegno luci Dario De Luca
audio e luci Mario Giordano
realizzazione quadro Ivan Donato
organizzazione e distribuzione Settimio Pisano
produzione Scena Verticale
con il sostegno di Comune di Castrovillari
si ringrazia il White Dove di Genova

Le botte sono la parte più fisica del rapporto violento di coppia; l’uccisione della donna la parte conclusiva. Ma c’è un prima, immateriale, impalpabile, polvere evanescente che si solleva piano intorno alla donna, la circonda, la avvolge, ne mina le certezze, ne annienta la forza, il coraggio, spegne il sorriso e la capacità di sognare. Una polvere opaca che confonde, fatta di parole che umiliano e feriscono, di piccoli sgarbi, di riconoscimenti mancati, di affetto sbrigativo, talvolta brusco.
da un’operatrice di un Centro antiviolenza

Non so quanto c’entri il femminicidio con questo lavoro. Ma di sicuro c’entrano i rapporti di potere all’interno della coppia, di cui quasi ovunque si trovano tracce.
Saverio La Ruina

PREMI E RICONOSCIMENTI

Premio Lo Straniero 2015
Premio Enriquez 2015 alla Drammaturgia
Premio Enriquez 2015 Miglior Attore
Premio Annibale Ruccello 2015 alla drammaturgia

Testo tradotto in inglese (Dust) da Thomas Haskell Simpson e pubblicato sulla rivista di traduzione teatrale The Mercurian nell’autunno 2015

Polvere (Dust) è tra gli otto testi teatrali selezionati da tutto il mondo per l’International Voices Project di Chicago e presentato al Victory Gardens Theater il 10 aprile 2016.

Polvere (Polvo) è andato in scena a Caracas, nel novembre 2017, nell’allestimento spagnolo di Diana Volpe e ripreso nei mesi di gennaio e febbraio 2018.


ESTRATTO VIDEO

HANNO DETTO

  • Sole 24 ore – Renato Palazzi – 8/02/2015
    […] Fa un certo effetto che un uomo ritenuto fra i più dolci e gentili del teatro italiano riesca a esprimere una ferocia interiore da mettere i brividi. […] notevole exploit interpretativo […] un puro schema comportamentale, una sorta di gelido diagramma dei rapporti di potere all’interno della coppia, analizzato come in vitro, e quasi con distacco scientifico. […] un lucido ingranaggio che ha il solo fine di innescare una furiosa reazione di rigetto nei confronti della situazione.
  • Corriere della Sera – Magda Poli – 5/02/2015
    Saverio La Ruina presenta il suo nuovo e sconvolgente spettacolo. Un testo di stupefacente violenza che viaggia su un tappeto di falsa pacatezza, falsa comprensione, falso amore. […] Voto: 8,5
  • La stampa – Masolino D’Amico – 28/06/2015
    […] un testo forte e sottile […] un percorso ineccepibilmente convincente. […] 70’ in un crescendo di angoscia con la terrificante interpretazione di La Ruina ben sostenuta dai silenzi di Cecilia Foti.****
  • Il Mattino – Enrico Fiore – 17/02/2015
    […] Perfetto risulta Saverio La Ruina nella parte di Lui, perché, insieme con la grande bravura d’attore, ci mette quel suo aspetto innocuo e quella sua faccia indifesa e dolce: assolutamente spiazzanti e urticanti […] E molto brava, accanto a Saverio La Ruina, è anche la coprotagonista Cecilia Foti  […] un testo che adotta con sapienza ed efficacia gli stereotipi dei più consunti luoghi comuni per rovesciarli subito nella paralisi della canonica ideologia maschilista e familista […] uno spettacolo ad un tempo  intelligente, illuminante e coinvolgente.
  • Il Giorno – Roberto Barbolini – 22/01/2015
    Che gran botta allo stomaco, forse anche alle gonadi, è il nuovo spettacolo di La Ruina. […] C’è un’atmosfera claustrofobica che prende alla gola, da Polanski formato domestico: un “Carnage” di coppia […]
  • Avvenire – Fulvio Fulvi – 22/01/2015
    Una drammaturgia intensa, dialoghi spietati e reali, parole che feriscono apposta per aiutarci a comprendere […] un piccolo gioiello […]
  • Delteatro.it – Maria Grazia Gregori – 22/01/2015
    […] con qualche brivido e sussurro da parte del pubblico non si sa se per improvvisa autoanalisi o per improvviso riconoscimento di qualcuno che si è conosciuto. Ma la violenza […] non è un delitto su di un corpo, ma su di un sentimento, su di un’emozione. Da vedere.
  • La Repubblica Milano – Sara Chiappori – 23/01/2015
    un micidiale crescendo di tensione e disagio. Un testo semplice solo all’apparenza […] nei dialoghi più banali dove tra una tazza di te e una telefonata si conficcano schegge acuminate […] La Ruina è attore maestro del dettaglio, del gesto minimo.
  • Milanoinscena.it (a cura di Hystrio) – Sara Chiappori – 28/01/2015
    […] testo solo all’apparenza semplice, in realtà dispositivo micidiale per un crescendo di tensione in accumulo, qualcosa di minaccioso che avanza nella ripetizione che a ogni scena aumenta il suo carico di angoscia […]
  • Corriere della Sera, Roma – Paolo Petroni – 13 /02 /2015
    Siamo davanti a una raffinata tortura psicologica in continua crescita, che La Ruina restituisce grazie alla profondità della leggerezza della sua interpretazione che coincide con quella della sua scrittura meticolosa e quotidiana, all’analitica grazia noir di un atteggiamento inflessibile, freddo e subdolamente protettivo […]
  • Doppiozero.com – Maddalena Giovannelli – 29/01/2015
    […] Diretto, efficace, di semplicità drammaturgica e attorale solo apparente […] Da far girare nei teatri, nelle scuole, nelle università, ovunque ci siano ad ascoltare un uomo e una donna.
  • Venezia Musica e Dintorni – Leonardo Mello – 23/06/2015
    […] capolavoro di scavo psicologico […] spettacolo straordinario, che mette tutti sull’attenti.
  • Veneziamusicaedintorni.it – Fernando Marchiori – 09/03/2015
    […] In quello che sta diventando in Italia, con i conseguenti rischi di saturazione e convenzionalità, quasi un sottogenere – il teatro «civile» sulla violenza contro le donne – il nuovo lavoro di Saverio La Ruina spicca per originalità di prospettiva e intensità di sguardo. […]
  • Cultweek – Alberica Archinto – 23/01/2015
    […] Polvere si svolge qui, ora, intorno a noi. Ed è ancora più agghiacciante. […] Il teatro di La Ruina è così, non prevede filtri, ti tira dentro […] Non ti lascia respiro fino alle fine. E poi, lunghi applausi.
  • International Voices Project di Chicago – A Blog By A Fan – Faye Consuela – 28/04/2016
    [..] This is the first time that I wanted to get up and join in the action […] This reading came alive in the hearts of all who attended. […] “Faye,” I told myself; “it’s just a play.” The reading was so real, I actually shouted aloud several times. This reading grabbed me by my neck and said “DO SOMETHING!!!” […] I have never been more emotionally passionate about one of IVP’s productions than this one. […] “JOB WELL DONE!!!
  • www.irpiniafocus.it – Rosaria Carifano – 12/02/ 2017
    […] Posso dire solo questo: ovunque voi siate in Italia, qualunque età voi abbiate, qualsiasi convinzione abbiate dell’amore, andate a vedere questo spettacolo. Soprattutto, portateci i giovani, che in pochi oggi sceglierebbero autonomamente di recarvisi. Portateci le ragazze, fatele prendere coscienza subito di quanto sia sbagliato considerare “amore” certe attenzioni malate, certe gelosie immotivate. Portateci i ragazzi, fate in modo che riconoscano la propria fragilità in quelle dinamiche disgustose e imparino a non emularle. Ristabiliamo gli equilibri, facciamo scomparire la polvere.
  • paperstreet.it – Giulio Sonno – 10/02/2015
    […] Mai sentiti tanti sospiri in un teatro. […]
  • Gazzetta del Sud – Anna Mallamo – 23/02/2017
    Usciamo, come sempre dai lavori di La Ruina, con una trafittura nel cuore, una smania nel pensiero. Nella polvere vorticano cose che abbiamo sentito, saputo, forse agito. Forse la catarsi che ci tocca oggi è questa, quando uno spettacolo di teatro funziona talmente da parlare di noi, profondamente (e per questo sarebbe da proporre ai giovani e giovanissimi, nelle scuole). Perché questo malessere, questa scomodità di cui siamo grati all’autore, questa sensazione è preziosa: ci dice che la nostra anima ha un’ombra.
  • Teatroecritica.net – Andrea Pocosgnich -14/02/2015
    […] è accaduto qualcosa di impercettibile, o meglio, cominciavo a percepire una forza che lentamente attirava qualsiasi cosa dentro a una psicosi vorticosa, dalla quale non sarei più uscito. […]
  • Premio Enriquez 2015 alla drammaturgia – dalla motivazione
    […] ”Polvere”, l’ultimo lavoro di Saverio La Ruina è una straordinaria drammaturgia […]
  • Premio Enriquez 2015 come miglior attore – dalla motivazione
    […] In Polvere la sua interpretazione è magistrale. […]
  • Krapp’s Last Post – Vincenzo Sardelli – 27/01/2015
    […] Siamo oltre il teatro. È cronaca, è pelle. È un reato, difficile da riconoscere quando si basa sui meccanismi subdoli della manipolazione psicologica. Quello di “Polvere” è un livello etico dell’arte, superiore alla dimensione spettacolare. […]
  • Sipario.it – Gabriele Benelli – 20/03/2016
    […] una scrittura ed una regia dal grande pathos e compartecipazione […] La Ruina e Foti si dimostrano eccezionali […] Scroscianti gli applausi […]
  • Stratagemmi.it – Francesca Serrazanetti – 01/02/2015
    […]sconcertante per quanto sia immagine precisa e razionale di dinamiche in cui non è così difficile cadere. […] Il pubblico è incapace di restare fermo, ha un impulso istintivo a reagire, ad aprire gli occhi alla donna, a commentare ad alta voce dalla platea […]
  • Stratagemmi.it – Corrado Rovida – 01/02/2015
    […] La forza consiste in una prodigiosa efficienza teatrale: riuscire a provocare, qui e ora, le reazioni del pubblico […]
  • Teatrionline.com – Ester Formato – 19/10/2015
    […] Una proposta che arreca una riflessione profonda […] pubblico che prova una sensazione di pericolo e di fastidio al contempo […] Persino i gesti involontari, anzi soprattutto questi, sono mirabilmente fatti emergere attraverso il dialogo […]
  • Corriere del Mezzogiorno – Stefano De Stefano – 17/10/2015
    […] una sorta di confessione collettiva gridata al mondo, in cui nessuno può dirsi innocente, pubblico compreso. […]
  • Corrierespettacolo.it – Lorena Vallieri – 28/03/2015
    […] sconvolgente spettacolo di Saverio La Ruina […] che, per fortuna, scatena esasperazione e ribellione nel pubblico che in maniera tangibile vorrebbe salire sul palcoscenico per porre fine a quella situazione ormai insostenibile. […] recitazione perfetta […].
  • Cheteatrochefa-roma.blogautore.repubblica.it – Valentina De Simone –10/06/2015
    […] un interno domestico che è una prigione di ombre pesanti e di parole affilate, velenose, asfissianti, amare. […]
  • In-cattedra-bari.blogautore.repubblica.it – Giancarlo Visitilli – 14/02/2016
    “Polvere”, l’ennesimo grande lavoro del Premio UBU, Saverio La Ruina […] In scena lo stesso La Ruina, che interpreta, tutto come da manuale, perfetto nei tempi, nell’intonazione […] Accanto a La Ruina, un’attrice straordinaria, Cecilia Foti. […] Lavoro imperdibile.
  • Gazzetta del Mezzogiorno – Pasquale Bellini – 15/02/2016
    Bel testo, questo Polvere, di rattenuta gelida lividezza, con una tensione che sale in una progressione quasi spasmodica […] Molto, anzi moltissimo bravi i due attori […]
  • linkiesta.it – Giulia Valsecchi – 01/02/2015
    […] L’istinto è di prendere respiro dopo ogni battuta, di allontanarsene e cercare una tesi che non c’è, se non nel mezzo di quell’ascolto collettivo che dovrebbe provare a salvare le proprie vittime. […]
  • teatroteatro.it – Donatella Codonesu –15/02/2015
    […] Un tema attuale e una scrittura che lo rende particolarmente vero fanno dello spettacolo un’esperienza giustamente disturbante. […] Sul finale giustamente sospeso arriva in sala un disagio inquietantemente reale […]
  • Flaneri.com – Federica Imbriani – 13/02/2015
    […]E’ impressionante quanto lo spettacolo di La Ruina sia un condensato di significati che grondano addosso al pubblico […] facendolo sentire progressivamente più scomodo nelle poltrone, arrabbiato, disorientato. […] Polvere è uno spettacolo catartico nel senso classico del termine. […]
  • cittanuova.it – Giuseppe Distefano – 16/02/2015
    […] E ci lascia sgomenti, come aver ricevuto un pugno allo stomaco, con un senso crescente di rabbia, di vergogna, e di rivolta contro quell’uomo. […]
  • Saltinaria.it – Lia Matrone –15/02/2015
    […]un crescendo talmente coinvolgente da essere a volte irritante. […] è forte la potenza di questo testo […].
  • bossy.it – Manuel Carminati – 15/03/2016
    […] gli spettatori si scatenano come non avevo mai sentito in un teatro. […] Polvere è un’opera che spiega da manuale un rapporto abusante e ti proietta in quella stanza, ne senti l’odore, l’atmosfera opprimente. […]
  •  artapartofculture.net – Chiara Palumbo – 15/03/2016
    […] un copione ottimamente scritto […] potente e non retorico […]. In pochi spettacoli come questo […] si sente la speranza, persino l’esigenza fisica, che finisca presto. Che ci si possa alzare e tornare a casa. Un sentimento doloroso, che spezza il fiato. Ma che proprio per questo è necessario, per provare a immaginare davvero che cosa si prova. A che cosa ciascuno è potenzialmente esposto.
  • Saltinaria.it – Raffaella Roversi – 24/01/2015
    […] Spettacolo che colpisce e che lascia un sentimento di disagio nel pubblico per la sua veridicità.
  • Lenius.it – Valentina Arena –  27/01/2015
    […] Ciò che più mi ha colpito di questo piccolo gioiello di spettacolo è quello che lascia addosso una volta terminato […]
  • Breakaleg.it – Assunta Sarlo – Marzo 2015
    Normalità. Ecco che cosa indaga  “Polvere”, ecco perché mi ha disturbato, inquietato, fatto arrabbiare. Indaga la normalità, prova a chiedere a ciascuna e a ciascuno seduti in platea che cosa è normale, qual è la tua personale misura in una relazione che si vorrebbe d’amore […]
  • Eroicafenice.com – Rossella Capuano – 19/10/2015
    […] Settanta minuti per guardare. Settanta minuti per ascoltare. Settanta minuti per riflettere. […]con una magistrale interpretazione di Saverio la Ruina e Cecilia Foti […]
  • Reborninadandelion.wordpress.com – Didi – 16/03/2015
    Uscire da un teatro intimo e quasi nascosto e sentire mille mormorii provenienti da persone che hanno ricevuto un pugno allo stomaco ma che non hanno la forza di replicare. Come te.[…] Polvere non è solo uno spettacolo teatrale. Polvere è fastidio. Polvere è carne viva. Quella che sanguina.
  • Quartaparetepress.it – Elvira Sessa – 18/02/2015
    […] A La Ruina va attribuito il merito di essersi saputo calare nella psicologia femminile, riuscendo a decifrare, con inaudita efficacia, senza isterismi né moralismi, i codici della violenza psicologica domestica […]
  • Ilpickwick.it – Michele Di Donato – 16/10/2015
    […] La progressione dell’escalation vessatoria è praticamente geometrica, condotta sulla scena da un Saverio La Ruina magistrale nel comporre il suo personaggio […].Dall’altra parte c’è una donna – l’ottima Cecilia Foti, assai convincente nell’incarnare una credibile donna normale del nostro tempo.
  • Faronotizie.it – Giusy Rinaldi – n° 115 novembre 2015
    […] La forza espressiva di Polvere sta nella forte partecipazione emotiva dello spettatore rispetto a quello che succede in scena. Si attiva un atteggiamento catartico […] si fa fatica ad applaudire per quanto si è coinvolti. […]
  • Teatro.it – Loredana Borrelli – 17/10/2015
    […] una storia morbosa e tormentata che colpisce per impatto emotivo e intensità. […]
  • mpnews.it – Stella Privitello – 16/02/2015
    […] Qui, l’irritazione degli spettatori, raggiunge l’apice, palpabile è la rabbia […]
  • teatrionline.com – Giovanni Tavazza –09/03/2016
    […] Una rappresentazione molto intensa e coinvolgente […] tensioni sotterranee e latenti che Saverio La Ruina e Cecilia Foti rappresentano mirabilmente in questo spettacolo.
  • lesuberante.it – Teresa Pittelli – 08/02/2016
    […] un testo molto coraggioso, una recitazione accurata senza concessioni agli effetti teatrali […] che lascia più di un segno nella memoria e nella riflessione sullo stato dei rapporti di coppia […] Da vedere.
  • Corrieredellacalabria.it – Miriam Guinea –28/02/2015
    […] Si ha sempre il desiderio di salire in scena e aiutare la malcapitata, o di consigliarle di scappare via, ma non resta solo che l’interrogarsi su se stessi. Dopo “Polvere” rimane una catarsi che ha bisogno di tempo per trovare pace, e poi commossi applausi.
  • Gazzetta del Sud – Elisabetta Reale – 19/02/2015
    […] il coinvolgimento è sempre crescente, quasi toglie il fiato […]
  • Bresciaoggi – Alessandro Faliva – 14/03/2015
    […] straordinari interpreti […]
  • La Provincia – Ilaria Nocito – 28/02/2015
    […] raffinato testo […]
  • Cronache del Garantista – Michele Martinisi – 23/03/2015
    […] Splendidi i dialoghi […]

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SCENA VERTICALE 2019