scritto e diretto da Saverio La Ruina
con Saverio La Ruina e Alex Cendron
e con Chadli Aloui (voce off)
collaborazione alla regia Cecilia Foti
musiche originali Gianfranco De Franco
scene e costumi Mela Dell’Erba
disegno luci Michele Ambrose
audio e luci Mario Giordano
organizzazione generale Settimio Pisano
amministrazione Tiziana Covello
produzione Scena Verticale
con il sostegno di MIBACT, Regione Calabria
in collaborazione con TMO – Teatro Mediterraneo Occupato di Palermo
All’inizio c’erano Mario e Saleh, un occidentale cristiano e un arabo musulmano che all’indomani di un terremoto si ritrovano a convivere nella stessa tenda. Ma alla prima nazionale, Chadli, l’attore che interpreta Saleh, esce dal personaggio e riscrive il finale. Rimango sconcertato. Intuisco in quella ribelli one una grande sofferenza. Vorrei accoglierla nello spettacolo. Le repliche continuano, i mesi passano, io e Chadli parliamo. Lui mi racconta di sé, dell’Islam, della sua vita in Italia da arabo di seconda generazione. Spesso registriamo le nostre chiacchierate. Poi faccio la cosa più semplice: faccio un passo indietro, metto Saverio e Chadli accanto a Mario e Saleh e lascio che siano loro a parlare…
Ironia della sorte, al debutto milanese, Chadli non c’è per motivi giudiziari. A interpretare Saleh chiamo Alex Cendron, biondo con gli occhi chiari. Una scelta poetica che mi permette di sperimentare ulteriormente intorno all’individuo e alla sua identità. Mentre Chadli Aloui rimane presente nello spettacolo, così come era previsto, con la sua voce e la sua forte testimonianza.
Saverio La Ruina
Saverio e Chadli vs Mario e Saleh, Milano, Teatro Menotti, 19 ottobre 2021
Mario e Saleh, Roma, RomaEuropa Festival, 26 ottobre 2019
HANNO DETTO
la Repubblica – Anna Bandettini – 21/10/2021
È importante perché accende discussioni. Saverio e Chadli vs Mario e Saleh […] di un autore/attore di talento, Saverio La Ruina, è un dialogo a due voci sull’Islam di seconda generazione e noi. Materia bollente, lo provano le difficoltà attraversate dallo spettacolo stesso: tre riscritture, una per esplicitare il disagio del coprotagonista […] verso il personaggio di Saleh […]. I dialoghi del testo e quelli reali, registrati, tra La Ruina e Aloui spingono a riflettere sulla non-accettazione interculturale, ma alcune cose che dice il “vero” Chadli, fanno paura.
Milanoteatri.it – Danilo Caravà – 20/10/2021
La Ruina ha un’intuizione meravigliosa, quella di aggiungere al testo la scrittura metateatrale, i suoi dialoghi con l’attore Chadli, la volontà contagiosa di quest’ultimo di sfuggire alla prigione del testo […] per aprire un dialogo, libero, sincero, svincolato, con l’autore […] uno schiaffo che brucia idealmente sulla guancia della platea tutta. […] Più vero del vero […].
Klpteatro.it – Vincenzo Sardelli – 29/10/2021
In “Saverio e Chadli vs Mario e Saleh” […] arriva il salto di qualità che non ti aspetti, nella forma di un backstage sonoro. […] È qui il contrappunto più evidente: nell’inadeguatezza della scena rispetto alla verità che erompe da dietro le quinte e preme per farsi drammaturgia.
La Stampa – Adriana Marmiroli – 20/10/2021
“Saverio e Chadli vs Mario e Saleh” è […] illuminante per come più o meno inconsciamente ci relazioniamo, anzi contrapponiamo, ai figli dell’Islam.
Foglidarte – Susanna Battisti – 10/03/2023
La Ruina non si limita a effettuare un salto mortale metateatrale, ma amplifica il senso dello spettacolo. […] il racconto del soffice rumore della neve […] è un momento di incantevole poeticità. […] I toni, le pause e le parole di Chadli Aloui spezzano il cuore di chi le sa ascoltare. […] Uno spettacolo che fa discutere. Un’operazione culturale di grande spessore.
Il Manifesto – Mariateresa Surianello – 04/03/2023
la ricerca di Saverio La Ruina intorno alla relazione tra Occidente e Islam giunge a compimento e diventa occasione per riconfermare il senso del teatro come mezzo di trasmissione, e di deflagrazione, dei conflitti umani e culturali. […] è il teatro a trionfare […] una dimensione di grande chiarezza concettuale […] In un’ora di spettacolo La Ruina disegna la complessità del quadro […]
Guido Valdini – Repubblica Palermo – 30/04/2022
[…] è il modo in cui viene trattato a rendere singolare “Saverio e Chadli vs Mario e Saleh” […]. Perché è un lavoro che, nella struttura a specchio, mette in continua discussione s
e stesso e il suo assunto: così come l’argomento ha un’articolazione dialettica, allo stesso modo lo spettacolo si mette in crisi, mischiando realtà e finzione, come dibattito civile di cui il teatro svela i suoi dubbi con ironia.
Tiziana Bonsignore – Teatro e Critica – 19/05/2022
Fuori dal Teatro Libero, un gruppo di persone discute dello spettacolo appena visto, accalorandosi come raramente accade. Molti sono scettici, lo accusano di essere inadeguato, superficiale, addirittura islamofobo. […] Senza rendersene conto, qualcuno ha biasimato in Mario/Saverio i propri limiti: con maggiore astio ci si schiera contro ciò che svela la nostra fallibilità […]
Gazzetta del Sud – Vincenzo Bonaventura – 5/11/2021
La Ruina (sempre bravo come attore, con una gestualità performante anche quando è controllata, che lo rende unico) […] inserendo le registrazioni di Chadli ci porta in presa diretta dall’altra parte del voi, in quel voi che noi occidentali siamo per gli altri.