VIA DEL POPOLO
by on December 13, 2022 in

Di e con Saverio La Ruina
Disegno luci Dario De Luca
Collaborazione alla regia Cecilia Foti
Audio – Luci Mario Giordano
Allestimento Giovanni Spina
Dipinto Riccardo De Leo
Amministrazione Tiziana Covello
Produzione Scena Verticale
Organizzazione generale Settimio Pisano

 

durata: 80 minuti
Prima nazionale: 6 dicembre 2022 – Teatro Menotti (MI)

 

Premio Ubu 2023 Miglior nuovo testo italiano

Candidato come migliore novità al Premio Le Maschere del Teatro Italiano 2023

 

Via del Popolo, un tratto di strada di una cittadina del Sud che un tempo brulicava di attività: due bar, tre negozi di generi alimentari, un fabbro, un falegname, un ristorante, un cinema… Due uomini percorrono via del Popolo, un uomo del presente e un uomo del passato. Il primo impiega 2 minuti per percorrere 200 metri, il secondo 30 minuti. È la piccola città italiana a essere cambiata, è la società globalizzata. Ai negozi sono subentrati i centri commerciali e la fine della vendita al dettaglio ha portato via posti di lavoro, distruggendo un modello sociale ancora basato sulle relazioni personali.

A cu appartènisi, chiedevano i vecchi paesani, a chi appartieni? E dalla tua risposta ricavavano le informazioni essenziali sulla tua identità. Via del Popolo è il racconto di un’appartenenza a un luogo, a una famiglia, a una comunità. Ma quei duecento metri rappresentano anche un percorso di formazione in cui sono gettate le basi della vita futura, dal quale emergono un’umanità struggente, il rapporto coi padri, l’iniziazione alla vita, alla politica, all’amore. E non solo, Via del Popolo è anche una riflessione sul tempo, il tempo che corre ma che non dobbiamo rincorrere, piuttosto trascorrere.

 

 

HANNO DETTO

Controscena.net – Enrico Fiore – 08/12/2022

[…] la caratteristica pregnante e il pregio straordinario di «Via del Popolo» stanno […] nella trasformazione dell’«altrove» nel qui. […] «Via del Popolo» mette in moto un’inarrestabile (e ad un tempo virtuosistica e commovente) girandola di slittamenti e dislocamenti di senso […]

 

Corriere della Sera – Franco Cordelli – 19/01/2023

Saverio ci parla dei suoi otto anni, e dei suoi tredici, ma arriva dove vuole arrivare: alla fine di via del Popolo, ovvero alla sua trasformazione. […] 

 

Liminateatri.it – Katia Ippaso – 29/01/2023

[…] tenera, umanissima, opera teatrale […] storia di una famiglia, che è anche storia d’Italia […] L’elemento più sorprendente è la tessitura drammaturgica […] pare di sentire il rumore della carta, ascoltando le storie di Via del Popolo, vissute e rievocate da un autentico scrittore […] Per un’operazione analoga, Steven Spielberg è stato candidato all’Oscar. Ebbene, Via del Popolo rappresenta, per il teatro italiano, ciò che The Fabelmans simboleggia per il cinema […]

 

Hystrio – Fausto Malcovati – Gennaio 2023

Saverio La Ruina non è bravo. È unico. Non c’è in Italia nessuno che fa teatro come lui. Che tiene per un’ora e mezzo inchiodato il pubblico raccontando il suo mondo, il suo territorio, le sue radici, i suoi affetti, le sue storie, i suoi fantasmi. […]

 

Paneacquaculture.net – Laura Novelli – 14/02/2023

[…] drammaturgia di magistrale raffinatezza tecnica […] questo piccolo/grande marchingegno drammaturgico riluce, insomma, di quell’onestà intellettuale e di quella straordinaria capacità che il bel teatro ha di parlarci. Proprio a noi. E proprio di noi.

 

WordPress.com – Graziano Graziani – 20/01/2023

[…] ciò che maggiormente ci racconta la storia di “Via del popolo” è un grande richiamo poetico alla leggerezza. […] c’è la consapevolezza che farsi donne e uomini è un lavoro complicato e mai solitario, che si compie solo grazie alla rete delle proprie relazioni umane.

 

Glistatigenerali – Walter Porcedda – 11/06/2023

[…] un racconto da seguire fino all’ultimo. Un pezzo di bravura autobiografico […] L’inizio è da antologia. […] Una piccola Spoon River fatta di umanità e raffinata comicità. […] C’è davvero tanto in “Via del Popolo”, ritratto di molta Italia del Sud quanto del Nord. […] Uno spettacolo che si ama subito senza tentennamenti.

 

Bebeez.it – Mario Cervio Gualersi – 18/06/2023

[…] bellissima emozione […] un’indimenticabile galleria di caratteri […] Un piccolo gioiello che ha giustamente meritato una lunga tournée che ancora continua con immutato successo.

 

Il Sole 24 Ore – Antonio Audino – 29/01/2023

[…] Sembra esserci una sotterranea traccia pasoliniana in queste narrazioni, perché a generarle non è la nostalgia di un passato considerato migliore del presente, ma il desiderio di indagare sulle radici profonde del nostro essere, come individui e come collettività nazionale.

 

Nonsolocinema – Leonardo Mello – 26/06/2023

La splendida Via del Popolo di Saverio La Ruina […] Un capolavoro nell’alternare riso e commozione. Lo dimostrano i dieci minuti di applausi, un tributo a questa nuova prova d’artista.

 

Sipario.it – Gigi Giacobbe – 22/12/2022

[…] una pièce teatrale autobiografica, interpretata e diretta magnificamente […] applauditissimo.

 

Recensito.net – Tommaso Chimenti – 23/12/2022

Una strada come pretesto per raccontare una città, e una società e una socialità […] una autobiografia tenace e robusta ma al tempo stesso commovente e toccante […] un affresco dipinto con i colori tenui dell’anima […] Brividi sparsi.

 

ilmanifesto.it – Mariateresa Surianello – 14/01/2023

Un racconto gentile e acuminato […] venato di sottile ironia che spesso dilaga in un’irresistibile comicità […]

 

Doppiozero – Massimo Marino – 09/06/2023 

La città è la protagonista di altri due lavori particolarmente lancinanti. […] Quella che cresce, sempre, come negli altri spettacoli di La Ruina, è la visione di un mondo: […] prima ci fa vedere, poi ci fa entrare nel mondo intravisto, infine ci fa sprofondare in una metafora dei nostri spazi, ma soprattutto del tempo della vita.

 

klpteatro – Elisabetta Reale – 16/01/2023

[…] La Ruina racconta e compone sulla scena con maestria e rigore […] narrazione leggera e poetica, densa e ricca di sfumature […] momenti di grande poesia […]

 

Gazzettadelsud.it – Vincenzo Bonaventura – 13/12/2022

Saverio La Ruina, entertainer della parola che si fa teatro di narrazione, lo percorre con sicurezza, consapevole spavalderia e capacità magistrale. […] miracoli che possono avvenire su un palcoscenico.

 

Milanoteatri.it – Danilo Caravà – 08/12/2022

[…] La Ruina ti prende un singolo istante, più sottile di un granello di sabbia, e te lo fa vedere, anzi, meglio ancora: te lo fa sentire […] Appare, agli spettatori, un diamante purissimo, una luce esistenziale svelata, come il più prezioso dono. […] di una dolcezza struggente […]

 

Foglidarte.it – Susanna Battisti – 24/01/2023

Via del Popolo, scritto e magistralmente interpretato […] una riflessione antropologica sui cambiamenti della società occidentale di oggi. […] Un vero capolavoro che scatena interminabili e più che meritati applausi. 

 

Cronacaoggiquotidiano – Maurizio Sesto Giordano – 28/02/2023

[…] si rimane incantati, coinvolti, nella potenza e nella magia delle evocazioni, nei brani musicali appena accennati, in quel luccichio di passato e di memoria che emergono in un mirabile testo, carico di grazia, eleganza, commozione e teatro puro. […] un piccolo gioiello di drammaturgia, grondante di riflessioni e di puro teatro.

 

la Repubblica Palermo – Guido Valdini – 29/01/2023

[…] splendidamente interpretato […] un delicato affresco sulla memoria e sulla relatività del tempo […]. Condotto con misura, grazia malinconica ed elegante ironia in uno spettacolo di fresca godibilità. […]

 

Il Fatto Quotidiano – Maddalena Oliva – 14/01/2023

[…] dolcissimo e poetico viaggio […]

 

Ansa – Paolo Petroni – 05/06/2023

[…] fermare il tempo […] impossibile in realtà, ma è quello che oggi La Ruina riesce a fare in scena, grazie alla verità sentimentale, al ritmo e l’affabulazione dei ricordi senza retorica o nostalgie […]

 

PAC – Sofia Bordieri – 08/06/2023 

Una narrazione ammaliante […] un landscape umano e urbano […] Una performance che rimane nel cuore.

 

Teatroecritica.net – Andrea Zangari – 31/01/2023

[…] La Ruina, attraverso la potenza della sua intonazione flautata, antica, ci porta a convegno coi volti della strada, a ogni incontro abbiamo l’impressione […] di performare un rituale che compiendosi nel tempo mira a congelarne lo scorrere solo per fallire e, fallendo, diventare poesia. […]

 

Dramma.it – Barbara Berardi – Gennaio 2023

[…] moltitudine di personaggi che ci vengono presentati attraverso una magistrale partitura gestuale […] uno spettacolo graditissimo e a lungo applaudito […]

 

Persinsala.itLorena Martufi – 05/01/2023

[…] testo bellissimo e ardimentoso, squisitamente letterario e sorprendentemente ironico […] meravigliosa cifra stilistica […] Protagonista è il tempo, interrogato attraverso gli occhi del padre, immagine potente e fragile, piena di poesia […]

 

Giornale di Sicilia – Simonetta Trovato – 29/01/2023

[…] le scene diventano pagine e i personaggi, attori […] sbozzati ad arte che ti pare di averli conosciuti […] Tantissimi applausi meritati.

 

Accreditati.it – Daniele Poto – 14/01/2023

Un outing calabrese con valore universale […] un pezzo di storia d’Italia […] L’autore smuove emotività sopite. […] Struggente e fotografica la descrizione dei genitori […]

 

Artistsandbands – Valeria Lupidi – 11/01/2023

La Ruina è struggente nel suo ricordo dell’infanzia nella provincia calabrese e coinvolgente negli episodi che scorrono accavallandosi senza mai creare confusione.

 

Banquo.it – Claudio Riccardi – 15/01/2023

[…] uno spettacolo teatrale malinconico, profondo, toccante.

 

Corriere dello Spettacolo – Paolo Leone – 11/01/2023

[…] racconto, aggraziato, delicato, sul crinale della nostalgia senza mai cedervi […] Pietra miliare di un cammino personale che diviene il cammino di tutti. […] quello che mi ha colpito è la serena presa di coscienza […] la tenerezza nel racconto […] La materializzazione di qualcosa che è in ognuno di noi, di cui cogliere l’essenza e goderne. 

 

Rumorscena – Claudio Facchinelli – 26/12/2022

[…] Materialmente solo sul palco, Saverio riesce a far percepire intorno a sé la presenza delle persone care, le figure e le ambientazioni del suo paese, dando loro vita, calore e colore […]

 

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